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Redesco Structural Engineering
PROJECTS
Zenith e Horizon, Westgate - MIND (Milano Innovation District)

Zenith e Horizon, Westgate - MIND (Milano Innovation District)

Categoria Progetto EDIFICI CIVILI
Servizi offerti Progetto strutturale definitivo, esecutivo e costruttivo (in corso)
Cliente Lendlease
Architetto PIUARCH SRL + Waugh Thistleton Architects Ltd - AIACE srl
Costruttore CMB Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi
Anno di costruzione 2022-2024
Valore Struttura € 15.900.000

L’intervento prevede la realizzazione di due edifici nuovi adibiti ad uffici, situati nel PLOT 4.1 del progetto MIND, area EXPO 2015 – Rho Fiera, Città Metropolitana di Milano.

Il più alto, posizionato a Nord ed identificato con il nome di Zenith, ha una dimensione tipica in pianta di 54x27 metri ed è costituito da 13 piani fuori terra, per un’altezza totale di 56 m, che lo rende l’edificio in legno più alto d’Italia.

Horizon, invece, è più basso (9 piani fuori terra per 38 mi di altezza) ma ha una dimensione tipica in pianta maggiore, ovvero 72x33 m.

Entrambi gli edifici condividono il piano interrato e il solaio al livello zero, dove li divide un percorso pedonale; in entrambi sono presenti due nuclei in calcestruzzo armato con funzione di resistenza e stabilità ai carichi sia verticali che laterali.

Con lo stesso materiale sono progettati gli interrati, il solaio al piano terra ed i pilastri in doppia altezza, che raggiungono anche i 10 m di altezza libera.

Gli altri elementi quali i pilastri tipici e le travi sono progettati in legno lamellare mentre i solai hanno l’impalcato in pannelli XLAM con travetti in lamellare al fine di coprire campate di dimensioni tipiche 9x9 metri; nelle zone di solaio maggiormente caricate si utilizzano strutture composite in legno-calcestruzzo.

Urbanfile

L’utilizzo del legno, oltre a ridurre l’impatto ambientale e le emissioni di CO2 rispetto ad altri materiali da costruzione tradizionali, velocizza la realizzazione, alleggerisce l’edificio e consente di apportare modifiche al layout dei pannelli e quindi delle disposizioni interne architettoniche, tramite la possibilità di aprire e chiudere aperture in molte zone; questa possibilità deriva dalla presenza, ricercata fin dalla prima fase di progetto, di schemi resistenti alternativi per i carichi verticali ed orizzontali.

Lo studio approfondito delle problematiche connesse al legno e in particolare all’XLAM, quali vibrazioni e rigidezza ortrotopa di piano, oltre alla resistenza e alla deformanilità a lungo termine, ha permesso un’ottimizzazione di sezioni, spessori, spaziatura e dimensione dei travetti in legno in modo da coprire le ampie luci presenti e rimanendo coerenti con le richieste architettoniche.

Inoltre, gli elementi e le connessioni progettate permettono di verificare anche condizioni di carico accidentali, come esplosioni interne ed esterne all’edificio, confererendo un adeguato livello di robustezza strutturale nonostante l’isostaticità del sistema.