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Redesco Structural Engineering
PROJECTS
Riqualificazione Edificio residenziale Via Vincenzo Monti 28, Milano

Riqualificazione Edificio residenziale Via Vincenzo Monti 28, Milano

Categorie Progetti EDIFICI CIVILI, TORRI ED EDIFICI ALTI
Servizi offerti Progettazione Preliminare e Definitiva
Architetto Beretta Associati
Cliente Reale Compagnia Italiana
Anno di costruzione 2023-in corso
Valore Struttura € 4.300.000

Si tratta di un intervento di demolizione e ricostruzione di un fabbricato risalente ai primi anni del Novecento, collocato in un contesto di forte urbanizzazione con edifici confinanti su tre dei quattro lati dell’edificio.

La struttura dell’edificio esistente è in muratura ed è composta da due volumi principali: un primo volume a forma rettangolare che affaccia direttamente su Via Monti, costituito da cinque piani fuori terra e un volume retrostante in affaccio sui cinque cortili di pertinenza della proprietà, con 4 piani fuori terra.

Il nuovo edificio, che sarà adibito come per l’edificio attuale ad uso residenziale per i piani fuori terra e commerciale/uffici per il piano terra, sarà costruito in sagoma all’edificio esistente.

La facciata che da su Via Vincenzo Monti è soggetta a vincolo della Soprintendenza e dovrà essere interamente conservata. Questo vincolo progettuale ha comportato notevoli conseguenze a livello progettuale in quanto è stato necessario individuare una serie di fasi di demolizione e ricostruzione dell’edificio che garantisca la sicurezza e la stabilità della facciata.

 

L’edificio attuale presenta un livello interrato all’interno del quale si trovano cantine e locali tecnici, mentre il progetto del nuovo edificio prevede la realizzazione di un secondo livello interrato in modo tale che oltre alle cantine e ai locali tecnici ci sia la possibilità di realizzare un’autorimessa. Si rendono quindi necessarie una serie di opere di sostegno allo scavo perimetrali, nello specifico berlinesi di micropali, con una particolare attenzione alla limitazione degli spostamenti e dei cedimenti delle murature di fondazione degli edifici confinanti. Per questo motivo si è ipotizzato di procedere ad una costruzione con metodo “top-down”, con la soletta del primo piano interrato gettata in prima fase al fine da fungere da contrasto di testa alle berlinesi.

 

Il nuovo edificio sarà poi realizzato in calcestruzzo armato gettato in opera: la struttura resistente alle forze orizzontali è costuituita da quattro nuclei principali all’interno dei quali si trovano le scale e gli ascensori. Due di questi nuclei sono costruiti in avanzamento rispetto al resto della struttura e vengono utilizzati per la stabilizzazione della facciata nelle fasi temporanee di cantiere. I pilastri in c.a. gettato in opera, schematizzati come pendolari, avranno la sola funzione di resistenza alle azioni verticali. I solai saranno a piastra bidirezionale in c.a. gettato in opera, al fine di limitare il più possibile lo spessore delle solette.