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Redesco Structural Engineering
PROJECTS
Riqualificazione area "Ex Aermacchi", Varese

Riqualificazione area "Ex Aermacchi", Varese

Categoria Progetto EDIFICI CIVILI

L’intervento di recupero dell’edificio denominato “Hangar 1952” all’interno del progetto di riqualificazione dell’area “Ex Aermacchi” a Varese prevede la trasformazione del vecchio capannone industriale in un centro sportivo con piscina olimpionica, campi da padel e spazi palestra.

Il centro sportivo si svilupperà su tre livelli principali e un piano mezzanino. Il piano interrato, sarà occupato dagli spazi tecnici e dai locali accessori; al piano terra saranno invece inserite la piscina olimpionica e le altre vasche, mentre al piano primo, verranno realizzati i campi da padel e gli spazi palestra.

 

Il piano interrato sarà ricavato al di sotto dell’attuale costruzione, andando a scavare, mantenendo nel frattempo intatta la struttura esistente, fino a una profondità di circa 4.00 m dall’attuale pavimento. Anche il piano primo sarà realizzato ex-novo, all’incirca all’altezza dell’attuale carroponte. Una parte del piano terra sarà occupata dalle gradinate a cui si avrà accesso dal piano mezzanino (che si svilupperà solamente una piccola parte dell’occupazione in pianta.

 

A livello di concezione strutturale si può suddividere la costruzione in due parti: quella inferiore, dalla fondazione fino all’impalcato L1, e quella superiore che riguarda perlopiù la copertura.

La zona inferiore è caratterizzata dalla presenza delle piscine che rendono l’ambiente particolarmente aggressivo nei confronti della durabilità dell’opera. In quest’ottica, al fine di garantire la vita utile della costruzione, la scelta strutturale è stata quella di utilizzare solo elementi in calcestruzzo, andando quindi a inglobare nei getti anche le vecchie strutture metalliche.  Lo schema strutturale è quello di una serie di telai in c.a., in parte incastrati e in parte incernierati al piede, uniti sull’elemento orizzontale da un impalcato rigido capace di ripartire le azioni orizzontali anche sulle pareti disposte agli angoli. Lo schema di base è complicato dalla presenza degli altri elementi, quali i solai intermedi, le tribune, i cordoli e i muri degli interrati. Nella zona superiore è invece possibile mantenere, come richiesto dalla Soprintendenza, le vecchie strutture in acciaio che dovranno però essere modificate e rinforzate a seguito della rimozione delle catene degli archi.

 

In definitiva l’intervento sulle strutture può essere suddiviso in 4 ambiti di attività tra loro interagenti:

  • il rinforzo delle fondazioni esistenti e la realizzazione di nuove fondazioni;
  • la costruzione dell’impalcato del piano primo;
  • il rinforzo della copertura;
  • la realizzazione delle altre strutture.

Immagini © Piuarch